Archivi categoria: Africa

Sud Sudan, Etiopia – Kerry vola (basso) in Africa

Congo KerryMentre i genitori delle studentesse rapite in Nigeria continuano a disperarsi per il governo di Abuja che brancola nel buio (o arresta chi lo critica troppo rumorosamente), il segretario di Stato americano John Kerry interviene sulla questione con parole solenni: “Faremo tutto il possibile, perché è la nostra responsabilità e la responsabilità del mondo”.
Certo sentirlo ad oltre 4000 chilometri di distanza non è la stessa cosa che farlo sul posto, perché Kerry ha parlato dalla lontana capitale etiope di Addis Abeba, dove ha iniziato il suo lungo tour in Africa. Il viaggio segue di poco quello del presidente Obama in Estremo Oriente, sebbene la scelta dei paesi interessati (Etiopia, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo e Angola) sembra caratterizzarlo in maniera molto meno ambiziosa. Soprattutto perché i funzionari americani hanno toccato solo in modo indiretto gli scenari più problematici della regione, con l’unica eccezione del Sud Sudan.

Continua a leggere Sud Sudan, Etiopia – Kerry vola (basso) in Africa

Nigeria – La tratta delle studentesse

20140430-160533.jpgQuanto può valere la vita di una ragazza? Nella Nigeria piegata dalla corruzione e dalla minaccia Boko Haram il prezzo si aggira intorno ai dieci dollari. Pare assurdo, ma stando alle testimonianze di un capo villaggio locale sarebbe questo il prezzo che i guerriglieri islamisti avrebbero pagato ai rapitori delle oltre duecento studentesse liceali provenienti dal nord-est del paese.
Le ragazze erano state portate via qualche settimana fa nel cuore della notte, ma fino ad oggi le autorità non sono riuscite a trovarle da nessuna parte, uccidendo nel corso delle ricerche anche decine di miliziani del Boko Haram, i quali controllano soprattutto le regioni settentrionali della Nigeria. Le ultime voci sulla loro sorte suonano davvero drammatiche.

Continua a leggere Nigeria – La tratta delle studentesse

Somalia – Dalla Alpi ad Hassan, vent’anni di lotta per una libera informazione

20140319-173243.jpgQualche settimana fa, in prossimità della festa delle donne, si è svolta nella Sala Tobagi a Roma una manifestazione della Federazione nazionale della stampa italiana (Fsni) per parlare di un caso che ha fatto molto scalpore in Somalia. Si tratta della drammatica vicenda di Faduro Abdulkadim Hassan, una reporter diciannovenne che lo scorso autunno è stata stuprata e invece di ricevere giustizia è finita in prigione. La giovane lavorava a Kasmo Radio, uno dei pochi media liberi di un paese che, dopo vent’anni di lotte continue, ha forse dimenticato cosa sia la legalità.

Continua a leggere Somalia – Dalla Alpi ad Hassan, vent’anni di lotta per una libera informazione

Repubblica Centrafricana – Un nuovo Ruanda?

20140314-171502.jpgÈ passato ormai un anno dalla rivolta dei guerriglieri islamica Seleka, che ha messo in fuga il presidente François Bozizé dalla Repubblica Centrafricana. Ma il paese, come molti sapranno, ha finito per cadere dalla padella alla brace. Mentre il nuovo governo di Michel Djotodia andava in pezzi, ogni giorno si moltiplicavano gli episodi di violenza tra la comunità musulmana e quella cristiana che ha costretto decine di migliaia di persone a fuggire anche oltre confine.
Dopo mesi di caos, la comunità internazionale si è decisa finalmente ad intervenire con reparti militari, provenienti soprattutto dalla Francia e all’Unione Africana, per favorire la rinascita dello stato, simboleggiata dalla nomina a gennaio della nuova presidente Catherine Samba-Panza. Sarà bastato a frenare un massacro che nella sola capitale Bangui ha provocato centinaia di morti?

Continua a leggere Repubblica Centrafricana – Un nuovo Ruanda?

Algeria – Rischiare la galera per una vignetta

20140311-174531.jpgLe cose sembravano mettersi davvero male per Djamel Ghanem, vignettista del quotidiano La Voix de l’Oranie. Denunciato dal suo stesso datore di lavoro per una scenetta che parlava dell’anziano presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, il disegnatore vedeva davanti a sé la minaccia di una condanna a 18 mesi di prigione e al pagamento di una multa di 30.000 dinari algerino, che equivalgono all’incirca a 300 euro. Oggi dai giudici dell’Oran è arrivato l’atteso verdetto di una questione che ha messo a nudo lo stato pietoso della libertà d’espressione in Algeria. Continua a leggere Algeria – Rischiare la galera per una vignetta

Egitto – Grandi manovre per le presidenziali

20140226-112654.jpgMissione compiuta, quindi ci dimettiamo. Questa la curiosa spiegazione che ha dato il governo egiziano del premier Hazem al-Beblawi nell’annunciare lunedì scorso in televisione il proprio ritiro. E quali sarebbero i successi che invece di promuovere l’esecutivo hanno paradossalmente segnato la sua volontaria uscita di scena? L’approvazione della nuova Costituzione e la messa in sicurezza delle città secondo alcuni. Oppure spianare la strada alle imminenti presidenziali di aprile per il generale Abdel Fatah al-Sisi secondo altri. Continua a leggere Egitto – Grandi manovre per le presidenziali

Somalia – Nessuno al sicuro

20140221-170950.jpgQuesta mattina il gruppo terrorista al Shabaab ha lanciato contro il governo somalo un messaggio che nessuno si sarebbe mai potuto aspettare da quando i suoi miliziani si sono ritirati da Mogadiscio nell’agosto 2011. E lo ha fatto attaccando direttamente Villa Somalia, il palazzo-fortino presidenziale dove risiede l’attuale capo di Stato Hassan Sheikh Mohamud. L’azione è stata a dir poco spettacolare: all’inizio c’è stata una sparatoria che serviva a coprire l’arrivo di un’autobomba, la cui esplosione è servita a demolire le fortificazioni esterne per consentire ai combattenti di entrare nel compound e proseguire la battaglia contro le restanti forze di sicurezza. Quest’assalto, il primo in assoluto contro Villa Somalia dall’inizio delle ostilità, è servito principalmente a dimostrare al presidente Mohamud che la guerra tra lui e i jihadisti è tutt’altro che conclusa.

Continua a leggere Somalia – Nessuno al sicuro

Libia – Il balletto tra golpisti e Costituzione

20140220-171802.jpgVenerdì scorso un brivido ha attraversato la Libia, quando il generale Khalifa Haftar è comparso in un filmato per annunciare lo scioglimento della Parlamento e del governo. Per fortuna quello che poteva diventare il golpe di San Valentino si è rivelato effimero come un buco nell’acqua, sebbene ora la Libia debba affrontare una sfida non meno impegnativa.

Continua a leggere Libia – Il balletto tra golpisti e Costituzione

Niger – L’ultimo baluardo prima della catastrofe subsahariana

20140205-165855.jpgÈ incredibile come sia riuscito a reggere nonostante fosse circondato da nemici sprofondati nel caos. Stiamo parlando del Niger, paese subsahariano che confina con fronti caldi come la Libia, il Mali e la Nigeria.
Eppure la sua stabilità non dev’essere data per scontata, prima di tutto perché il popolo nigerino non è meno povero o diviso di chi ha avuto più sfortuna di lui. Ma anche perché se Niamey dovesse collassare per effetto di questi fattori le conseguenze geopolitiche sarebbero a dir poco devastanti.

Continua a leggere Niger – L’ultimo baluardo prima della catastrofe subsahariana

Ruanda – Il processo che rievoca le ombre francesi sul genocidio

20140204-181454.jpgOggi è iniziato in Francia il processo contro Pascal Simbikangwa, ex ufficiale ruandese ai tempi della presidenza Habyarimana, ossia quando nel 1994 venne compiuto uno dei più gravi crimini contro l’umanità degli ultimi anni conosciuto come il genocidio del Ruanda.

Continua a leggere Ruanda – Il processo che rievoca le ombre francesi sul genocidio