Archivi categoria: Sud-Est Asiatico

Indonesia – Widodo, la scommessa per una grande potenza

Widodo KerryAlcuni lo paragonano a Barack Obama, che ha passato la sua infanzia in questo sterminato arcipelago del sud-est asiatico. Dopo più di tre mesi dal voto presidenziale l’Indonesia ha finalmente un nuovo leader: Joko Widodo.

Sconfitto il rivale Parabowo Subianto, vicino agli ambienti militari che hanno governato con il pugno di ferro per decenni, il neo presidente ha di fronte a sé una sfida allo stesso tempo difficile e accattivante. Prima dovrà vincere le profonde contraddizioni del suo paese e solo allora potrà dargli il posto che merita nel mondo.   Continua a leggere Indonesia – Widodo, la scommessa per una grande potenza

Indonesia – Giganti in cerca di una rotta

20140709-180633-65193933.jpgUrne paracadutate dagli elicotteri nei villaggi o consegnate dai motoscafi per centinaia di isole, non dimenticando quelle che sono state trasportate a dorso di cavallo tra i sentieri montuosi più impervi. C’è da farsi venire il mal di testa vedendo come funziona la terza (probabilmente la più complessa a livello logistico) democrazia del mondo: l’Indonesia.
Il paese-arcipelago – 17.000 le isole che lo compongono – questa settimana ha chiamato al voto più di cento milioni di elettori per eleggere il suo nuovo presidente. La sfida vede confrontarsi il governatore di Giacarta Joko Widodo e l’ex militare Prabowo Subianto, due uomini che nella giovane democrazia indonesiana hanno polarizzato il paese come non mai. Ciò perché sono l’incarnazione di valori molto diversi tra loro che potrebbero determinare non solo il futuro politico dell’Indonesia, ma quello dell’assetto regionale.

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Thailandia – Colpo di Casta

Thailandia - Colpo di Casta1951, 1957, 1958, 1971, 1976, 1977, 1991, 2006 e ora anche il 2014. Sono le date dei nove colpi di Stato (quelli riusciti) che hanno accompagnato il lunghissimo regno di Rama IX, al secolo Bhumibol Adulyadej, sovrano della Thailandia e unica figura politica ad essere uscita sempre indenne dalle continue turbolenze politiche del suo paese.
Ancora una volta l’anziano re pare essere al sicuro dal nuovo golpe militare che ha travolto il paese del sudest asiatico da alcuni giorni, chiudendo una fase di gravissimo disordine iniziata alla fine dell’anno scorso con il braccio di ferro tra l’ex premier Yingluck Shinawatra e i manifestanti guidati da Suthep Thaugsuban e altri leader dell’opposizione. L’unica differenza con il passato è che i generali thailandesi questa volta potrebbero dover fare i conti con dei rivali politici molto più agguerriti del previsto.

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Myanmar – Qualcuno salvi i Rohingya

20140304-170313.jpgNon possono spostarsi, lavorare, possedere proprietà o avere più di due figli. Contro di loro si scagliano i buddisti aizzati dall’insolita ferocia del monaco Wirathu e dei gruppi più estremisti, che in molti casi non si accontentano di boicottare i loro negozi o minacciarli e passano direttamente alle mani. E le centinaia di morti che hanno segnato gli ultimi due anni spiegano molto bene come finiscono di solito questi scontri.
La vita della minoranza di fede musulmana Rohingya – circa 800.000 persone stanziate prevalentemente nello stato del Myanmar occidentale di Rakhine – insomma era già molto difficile in passato. Eppure in questi giorni la loro esistenza potrebbe diventare addirittura più drammatica, poiché il governo di Naypyidaw, sollevando un mare di polemiche ha deciso di cacciare dai loro campi rifugio il personale di Medici senza frontiere (MSF).

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Thailandia – La crisi nel tunnel

20140227-172425.jpgChe i nervi in Thailandia siano a fior di pelle lo si è visto oggi in un centro commerciale di Bangkok, dove una folla inferocita ha quasi linciato Khunying Potjaman, ex moglie del primo ministro in esilio Thaksim Shinawatra. La donna stava facendo shopping in un negozio di lusso, quando un gruppo di manifestanti non l’ha costretta a fuggire nel parcheggio, mentre le sue guardie del corpo per poco non venivano alle mani con i loro aggressori.
La ragione di tanta rabbia, oltre al fatto di mettersi a fare acquisti costosi in un momento di grave crisi politica e sociale, pare essere il semplice fatto che la Potjaman sia stata un tempo sposata con Thaksim. Quest’ultimo, nel caso ci fosse ancora bisogno di dirlo, è il fratello dell’attuale premier Yingluck, accusata di lavorare in casa per il suo ritorno e contro cui è esplosa una protesta che sta paralizzando da più di tre mesi la capitale senza che si veda all’orizzonte nemmeno l’ombra di una soluzione.

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Thailandia – La corsa contro il tempo della Yongluck

20140203-172413.jpgIeri in Thailandia ci sono state finalmente le elezioni promesse dalla contestata premier Yongluck Shinawatra. Ma il voto è ben lontano dal risolvere la lunghissima crisi politica del paese, visto che i seggi di buona parte del paese sono stati presi d’assalto dall’opposizione, che ne ha paralizzato l’attività. Il risultato è che non sono stati eletti abbastanza deputati e milioni di tailandesi dovranno tornare a votare in una data che al momento è ancora da destinarsi.
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Thailandia – Bangkok Shutdown. I manifestanti pronti a bloccare il paese

20140113-171402.jpgLa protesta antigovernativa in Thailandia ha raggiunto un nuovo livello di esasperazione. Da oggi i manifestanti hanno iniziato uno sciopero destinato a durare un intero mese. Lo scopo di quello che o media hanno battezzato come ‘Bangkok shutdown’ è di costringere la premier Yongluck Shinawatra a uscire di scena prima delle elezioni previste il prossimo 2 febbraio. Uno dei leader della protesta, Suthep Thausuban parla di: “Golpe del popolo, che non ha bisogno dell’aiuto dei militari”. Eppure proprio quest’ultimi come in Egitto stanno giocando un ruolo non indifferente. Continua a leggere Thailandia – Bangkok Shutdown. I manifestanti pronti a bloccare il paese

Cambogia – Il governo spara agli operai che chiedono un aumento

20140104-001246.jpgQuanto costa produrre per la Nike o H&M? Una miseria se le fabbriche sono in Cambogia, dove il comunismo ha fatto pace con il capitalismo a spese ovviamente dei lavoratori. Gli operai infatti nel tentativo di chiedere al governo uno stipendio più decente si sono ritrovati la polizia a spararglo addosso. Continua a leggere Cambogia – Il governo spara agli operai che chiedono un aumento

Thailandia – Il premier si arrende e indice nuove elezioni

Dopo settimane di fuoco dovute alle massicce proteste nella capitale Bangkok. il premier Yingluck Shinavatra ha annunciato lo scioglimento delle Camere e nuove elezioni che secondo la legge thailandese si dovranno tenere il prossimo due febbraio. Continua a leggere Thailandia – Il premier si arrende e indice nuove elezioni

Thailandia – I manifestanti sfrattano il governo dai suoi palazzi

ThailandiaHanno iniziato lunedì occupando il ministero degli Esteri, poi durante la settimana hanno fatto irruzione agli altridicasteri più importanti finendo per entrare oggi addirittura al quartier generale dell’esercito. Il copione si direbbe quello di un colpo di Stato – e la Thailandia ne ha conosciuti tanti (quasi venti) nei suoi ultimi ottant’anni – anche se nessuno dei contendenti ha per ora la forza sufficiente a travolgere l’altro lasciando così un intero paese in un caos a tempo indeterminato. Continua a leggere Thailandia – I manifestanti sfrattano il governo dai suoi palazzi