Avengers Endgame: la visione di Doctor Strange

(ATTENZIONE! RISCHIO SPOILER!)

“Lo temi, lo eviti, il destino arriva comunque” . Non posso che iniziare quest’analisi di Avengers Endgame con una delle primissime frasi pronunciate da Thanos ad inizio di Infinity War. Il destino, quell’unico futuro su 14 milioni, alla fine si è realizzato. Si chiude il grande cerchio iniziato nel 2008 con il primo film dedicato ad Iron Man.

Cosa sia stato l’MCU in tutti questi anni credo sia sotto gli occhi di tutti, quindi in questo articolo mi concentrerò su quest’ultimo capitolo della saga degli Avengers.

(ATTENZIONE! RISCHIO SPOILER!)

Il film è molto differente rispetto al suo predecessore: nei ritimi ma soprattutto nel punto di vista della narrazione. Se infatti in Infinity War gli eventi erano raccontati dal punto di vista di Thanos, qui sono gli Avengers, quelli sconfitti e sopravvissuti, i veri padroni dell’azione (in particolar modo il gruppo originale, i primi ad entrare nel progetto Vendicatori di Nick Fury). Ma nonostante questo è ancora il Titano Pazzo il personaggio a mio avviso più interessante e dalla psicologia più controversa.

Il Titano nella narrazione va scisso in due figure molto diverse: il Thanos vincitore ma brutalmente sconfitto ad inizio pellicola e quello del passato, molto più “acerbo” e rude del primo, che finisce per trasformarsi in una minaccia ancora più grande, contraddicendo addirittura se stesso. Modificando la sua voglia di equilibrio in un delirio totale di onnipotenza è ora pronto a cancellare non solo la metà ma tutto l’universo, così da ricrearlo a sua immagine e volontà.

Questa “evoluzione” di fatto crea all’interno della narrazione un “nuovo” villain a tutti gli effetti: disilluso, malvagio, pronto a tutto per rifarsi su un universo che non può essergli riconoscente. Gli Avengers, tornati nel frattempo indietro nel tempo per recuperare le gemme per riportare tutti in vita, finiscono ancora una volta per “crearsi” un nuovo nemico. Il villain, con lo stesso stratagemma, arriva infatti dal passato per fermarli e afferma: “Non potevate sopportare il vostro fallimento. Dove vi ha condotto? Di nuovo da me”.

Ecco questa divergenza nella caratterizzazione tra le due rappresentazioni di questo super cattivo sono apprezzabil perchè mostrano quanto il Thanos di Infinity War sia stato segnato da una vita di barbarie e uccisioni mentre il suo alterego del passato sia ancora “immaturo” da un punto di vista emotivo, più estremo ed idealista. Più malvagio e per certi versi meno “saggio”.

E gli Avengers? Tanti sarebbero i dettagli da raccontare, ma soprattutto per chi non ha visto il film mi limeterò a dire che nonostante alcune lacune di sceneggiatura inevitabili per un film corale di questa portata (non è piaciuto ad esempio come è stata inserita nel contesto Capitan Marvel) e un paio di situazioni poco chiare ed evitabili, il film e il combattimento finale meritano assolutamente di essere apprezzati e ammirati anche da chi non ama il genere dei cinecomic. Qualcosa di grandioso che mi ha affascinato e che in se riassume tutta la narrazione degli ultimi 11 anni. Qualcosa di unico, un tassello che ancora mancava nel panorama cinematografico.

Al di là della natura del finale e del destino dei diversi personaggi che non rivelerò, Avengers: Endgame dei fratelli Russo, nonostante la sua imperfezione (se paragonato all’eccellente Infinity War che a mio avviso aveva qualcosa in più) rimarrà una pietra miliare del cinema sia di genere che più in generale. Un’esperimento riuscito di crossower moderno, punto di riferimento per il futuro del genere e non solo.

Un punto interessante nella narrazione riguarda il destino di Loki e Gamora: a nostro avviso difficilmente rivedremo al cinema il fratello di Thor anche se questi trova la via di fuga in una relatà alternativa (poi fatta svanire dall’intervento di Capitan America alla fine del film?). Per quanto riguarda la figlia di Thanos, siamo convinti che in Guardiani della Galassia Vol.3 sarà fatta chiarezza su che fine abbia fatto.

Concludo con una domanda che mi sono posto: ora cosa accadrà senza le Gemme dell’Infinito? L’Antico infatti dice a Banner che senza le gemme l’intera realtà potrebbe cadere sotto i colpi di minacce ancora più grandi. Che sia questa la macro storia successiva all’Infinity Saga? La direzione che ora prenderà il “nuovo” MCU?

Da ciò che abbiamo avuto modo di apprendre le Gemme sono ridotte ad atomi e interessante sarà scoprire se il loro potere sia ancora intatto e capace di arginare minacce ancora più grandi.  Qualcosa sarà chiarito con Spider-Man: Far from Home, ultimo film della Fase 3, in uscita in Italia l’11 luglio 2019, in cui entrerà ufficialmente il concetto di Multiverso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Avengers: Infinity War

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