È di poche ore la notizia che il governo israeliano ha rilasciato 26 detenuti palestinesi condannati a 20 o 30 anni di carcere per le violenze commesse prima degli accordi di Oslo del 1993, quando l’Olp venne finalmente riconosciuto come interlocutore da Israele.
L’atto di clemenza s’inserisce in realtà nel solco dei negoziati tra israeliani e palestinesi promossi dal segretario di Stato americano John Kerry, di cui è previsto nei prossimi giorni l’arrivo in Medio Oriente per rilanciare un processo di pace rimasto ultimamente nel dimenticatoio. Ma ciò che il premier Netanyahu ha concesso con una mano è molto meno di quanto sta nel frattempo prendendo con l’altra. Continua a leggere Israele – Grazia in cambio di pace. Ma i coloni avanzano in Cisgiordania→
Ore di terrore a Volgograd, meglio nota con il suo vecchio nome di Stalingrado che viene associato ad una delle battaglie più epiche e decisive della seconda guerra mondiale. Nell’arco di una giornata due attentati dinamitardi ad opera di gruppi jihadisti del Daghestan hanno colpito una stazione e un autobus della città uccidendo almeno una trentina di persone. Continua a leggere Russia – Volgograd e Daghestan, gli spettri dello zar Putin→
“Sono felice, ma non so se resterò”. Sono queste le prime parole di Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Mukhtar Abylazov al suo ritorno in Italia. Per la sua liberazione il ministro degli Esteri Emma Bonino ha parlato del frutto di un’ostinazione quotidiana della Farnesina, come se questo impegno volesse farsi perdonare il clamoroso sequestro della donna avvenuto sette mesi a Roma ad opera proprio dei nostri servizi segreti. Continua a leggere Kazakistan – Sharabayeva in cambio di Abylazov? L’oscura partita tra l’Europa e Nazarbayev→
Altro che situazione sotto controllo. Ad una settimana dai primi scontri nella capitale Juba che hanno sfiorato il colpo di Stato e hanno spinto il presidente Kiir imporre il coprifuoco, la ribellione dell’ex vicepresidente Riek Machar ha alzato decisamente il tiro prendendosela non solo con le truppe governative, ma anche con i soldati ONU che ha iniziato a sua volta il ritiro di tutto il “personale non necessario” verso l’Uganda. Il passo da qui alla guerra civile appare più breve che mai. Continua a leggere Sud Sudan – I ribelli di Machar al contrattacco. Juba ad un passo dall’assedio→
L’ultima novità annunciata da Cuba potrebbe stravolgere uno dei tratti caratteristici dell’isola. Tra poco tempo sarà possibile acquistare un’automobile senza l’autorizzazione governativa, estendendo un mercato finora limitato solo al listino precedente all’embargo degli anni sessanta.
Addio dunque alle sgargianti Pontiac o Buick, alle vecchie Ford o Chrysler senza le quali le strade dell’Avana non sarebbero quelle che abbiamo imparato a conoscere? Forse visto che con l’attuale reddito medio dei cubani ci vorrà ancora un bel po’ di tempo prima di ritrovarli sommersi di Peugeot 208, Toyota Yaris, Opel Corsa e chissà quant’altro. Ma la strada imboccata dal fratello di Fidel per aprire uno degli ultimi regimi comunisti al mondo si profila abbastanza promettente. Continua a leggere Cuba – Le 300 riforme di Castro→
Quarant’anni fa Bobby Rings, campione di tennis tra gli anni trenta e quaranta, in uno slancio di orgoglio sessista dichiarò che il gioco femminile era così inferiore a quello maschile che anche un cinquantacinquenne come lui sarebbe stato in grado di battere una primatista di trent’anni più giovane senza troppi problemi.
La diretta interessata di allora, Billie Jeane King – già vincitrice di svariati tornei Wimbleton e U.S. Open – accettò allora la sfida che sarebbe stata ricordata come la ‘Battaglia dei Sessi’ e si sarebbe disputata il 20 settembre 1973 allo Houston Astrodome, in Texas, dove riuscì ad umiliare Rings e le sue assurde convinzioni. Nelle prossime settimane la King rivivrà in qualche modo il brivido di allora mettendo in imbarazzo un altro uomo dalle idee non meno agghiaccianti: il presidente russo Vladimir Putin e la sua politica aspramente omofoba. Continua a leggere Russia – Soci 2014, le Olimpiadi dei pregiudizi→
Quando si parla di Salva Kiir viene subito alla mente il suo sorriso giovale e l’inconfondible enorme cappello da cowboy nero che lo fa sembrare più un proprietario di un ranch che il presidente del più giovane Stato africano, il Sud Sudan nato appena due anni e mezzo fa.
Ma quando Kiir è comparso lunedì pomeriggio alla stampa il suo viso era molto più grave del solito come pure il suo abbigliamento con uniforme mimetica da militare. Fino a poche ore prima nelle strade della capitale Juba si stava combattendo una battaglia tra i seguaci di Kiir e il suo rivale Riek Machar. Una guerra che accompagna il paese da prima dell’indipendenza e che si aggiunge alla miriade di problemi che rischiano di trasformare il Sud Sudan in uno dei tanti stati falliti della regione. Continua a leggere Sud Sudan – Kiir e Machar ad un passo dalla guerra civile→
Michelle Bachelet torna in trionfo al Palacio de La Moneda. La candidata della coalizione di centrosinistra Nueva Mayoria ha incassato oltre il 60% dei voti alle ultime presidenziali contro il 37% ottenuto dalla rivale Evelyn Matthei, vicina al presidente Sebastian Pinera e dalle controverse simpatie nei confronti dell’ex dittatore Pinochet. Continua a leggere Cile – Il ritorno della Bachelet→
Da pochi giorni è finalmente pronta la nuova Costituzione che l’Egitto dovrà approvare definitivamente con un referendum che si dovrebbe tenere entro il prossimo gennaio. Rispetto alla Carta scritta dai deposti Fratelli Musulmani (al-Ihwan) il riferimento alla Sharia viene sostituito da termini come ‘governo civile’ o ‘diritti delle donne’, come a voler rimarcare la natura laica dopo la contestata parentesi di Morsi che ha provocato il golpe dello scorso luglio.
E così la tragedia dinastica è arrivato alle estreme conseguenze. Dopo essere stato rimosso dai suoi incarichi e aver subito un processo lampo che lo ha visto accusato di ogni genere di nefandezza – dalla corruzione all’alto tradimento fino all’abuso di droga – l’ex generale Jang Song-thaek è stato infine condannato a morte. Continua a leggere Corea del Nord – Il generale Jang Song-thaek viene giustiziato dal potente nipote→
Curiosi dei nuovi mondi, lontani dalle facili scorciatoie perché la vita risplende proprio nella sua complessità