“Non avremo l’accesso al mare, ma lo abbiamo per lo spazio!”. Queste parole dell’ambasciatore del Kazakhistan Andrian Yelemessov forse riassumono meglio di ogni altro intervento lo spirito dell’incontro che si è tenuto oggi nella Sala della Santa Sede “Pio XI” a Roma, intitolato ‘C’è spazio per il futuro. Geopolitica dello spazio e nuove frontiere’.
A far partire questa discussione sulla nuova corsa allo spazio e di cosa questo significhi nella nuova era multipolare è stata la collaborazione tra diversi thinktank come il Nodo di Gordio – il cui direttore responsabile Daniele Lazzeri ha annunciato una prossima collaborazione per il 2015 tra la rivista e la Farnesina), il centro studi Vox Populi, che insieme hanno approfittato dell’appuntamento anche per presentare il loro volume ‘Da Baikonur alle stelle. Il Grande Gioco spaziale’.
Archivio mensile:aprile 2014
Oculus, il riflesso di un male senza nome
Lo specchio dei morti non vi darà scampo.
Oculus di Mike Flanagan, da oggi nelle sale, è la storia di uno specchio maledetto e delle anime in esso contenute.
Una tragedia colpisce la famiglia Russell segnando per sempre i loro due figli, Tim e Kaylie. Uno specchio apparentemente innocuo sembra essere la causa degli strani avvenimenti avvenuti nella loro casa con la conseguente morte dei loro genitori.
Dieci anni dopo Tim esce da un centro di recupero dopo essere stato accusato dell’uccisione dei due coniugi. Tim e Kaylie, ormai adulti, non hanno mai dimenticato e ora sono pronti a dar battaglia alle presenze che infestano quel misterioso oggetto. Continua a leggere Oculus, il riflesso di un male senza nome
La Tana all’auditorium Enel per l’incontro ‘Il Brasile mondiale. Tra innovazione e tensioni sociali’
Lo hanno chiamato il Brics dal volto umano. È il Brasile, il gigante sudamericano che ha scalato le classifiche mondiali e si prepara ad ospitare due dei più grandi eventi internazionali come i Mondiali di calcio e i Giochi Olimpici del 2016. Si tratta di un’ascesa irresistibile o le prime avvisaglie avute lo scorso anno tra rallentamenti economici e rivolte sociali annunciano già i segni del declino?
Se n’è parlato oggi all’Auditorium Enel a Roma con un incontro organizzato tra la rivista Aspenia – per presentare il suo nuovo numero che dà il titolo all’evento – ISPI ed Enel, che ha visto inoltre la partecipazione di ospiti come Giulio Tremonti (presidente dell’Aspen Institute Italia, di cui è presente anche l’ex viceministro degli Esteri Marta Dassù come moderatrice), l’ambasciatore brasiliano a Roma Ricardo Neiva Tavares e il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani.
“Goli Otok” – piccole, grandi lezioni di dignità
Dedicato a Gennaro, Franco, Francesco e
a tutti i nonni della mia generazione.
“Il teatro, la comunità e la democrazia nascono insieme.” Interrompe così uno scrosciante applauso Elio De Capitani, protagonista di Goli Otok, in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano dal 1 al 13 aprile 2014. Il riferimento è chiaramente al teatro greco del V secolo a.C.: politico, cioè della polis, la città-comunità, ma anche che tratta di temi politici, che riguardano tutti, e fatto dalla comunità stessa. Si usava il passato più o meno recente per parlare del presente, lanciare moniti, far riflettere, evocare pericoli immanenti.
E Goli Otok, se non per la forma, un dialogo, è per l’essenza una delle tragedie andate in scena ad Atene. Il testo narra di una vicenda recente, i campi di internamento del regime di Tito in Jugoslavia, e colpisce per la violenza, sia quella manifesta, che quella subdola e psicologica, più pericolosa ancora. Allo stesso tempo però, i richiami al nostro oggi, a noi, alla mia generazione sono costanti, moniti che spiazzano e lasciano senza fiato.
Aldo Juretich, sopravvissuto al campo di internamento di Goli Otok, racconta la sua storia ad un medico, Renato Sarti, anche lui di origini croate. Elio De Capitani, pur restando sempre profondamente se stesso, riconoscibile dietro il personaggio, è magistrale ad impersonare Aldo, ad evidenziarne demoni, rabbia, paure e denunce. Renato Sarti, che è anche autore del testo, riesce a fare da spalla, senza scomparire in questo fiume di ricordi, quasi un flusso di coscienza, pieno di citazioni colte, da Dante ad Euripide.
E non è “solo” la storia dell’ennesimo sopravvissuto all’ennesimo campo di prigionia dell’ennesimo orrore dittatoriale di cui il ‘900 è, purtroppo, pieno e di cui sappiamo ben poco. È, sempre come dice De Capitani nel breve discorso che interrompe gli applausi, “la storia di un piccolo della storia del ‘900, grande per la sua dignità”. Quella stessa dignità che hanno conservato i miei nonni, i nostri nonni, che hanno vissuto e sofferto quel secolo così breve, ma così doloroso. Come ci ricorda Aldo, la sofferenza non serve se non se ne parla, ma è anche vero che la gente non vuole sapere, non vuole conoscere: quanti di noi conoscevano Goli Otok? Ed è vero, è sempre Aldo a parlare, che non si vedono grandi Mandela in giro. Noi nipoti come saremmo in grado di affrontare orrori di questa portata? Riusciremmo a combattere per la nostra dignità, per i nostri ideali e mantenere la nostra dignità?
Uscendo dalla sala sono due le sensazioni che si provano. Da un lato morsi alla bocca dello stomaco per la portata dello spettacolo, dall’altro profondo senso di gratitudine: nei confronti di Aldo Juretich che ha condiviso la sua storia con noi, andando a risvegliare dolori sopiti e a Renato Sarti ed Elio De Capitani per averla raccontata.
Continua a leggere “Goli Otok” – piccole, grandi lezioni di dignità
ParaNorman: virtuosismo in Stop-Motion
Chissà cosa ne penserà Tim Burton…
Paranorman è un film d’animazione in stop motion diretto da Sam Fell e Chris Butler e con protagonisti Kodi Smit-McPhee, Casey Affleck, Tempestt Bledsoe e John Goodman.
Il film, prodotto da Laika Entertainment, è girato utilizzando la tecnologia Stop-Motion e sarà distribuito anche in 3-D.
Elettrizzante e mostruosamente divertente, la pellicola è un omaggio ai classici horror anni ’80 con zombie, tombe, cimiteri e tutto il resto.
Una simpatica e ironica rilettura del mondo soprannaturale e della non morte, sintesi della tecnica di Tim Burton applicata allo stile di George A. Romero; il tutto condito da una vivace ironia che sdrammatizza e lo rende un film per famiglie, lanciando allo stesso tempo un sottile e ironico messaggio ai ragazzi più grandi e al loro modo di confrontarsi con ciò che li circonda. Continua a leggere ParaNorman: virtuosismo in Stop-Motion
Robert De Niro e Al Pacino: la storia eterna di un conflitto tra celebrità
“Mi sento più vivo in un teatro che in qualunque altro posto, ma quello che faccio in teatro l’ho preso dalla strada” Al Pacino.
Cosa succede quando una forza irrefrenabile ne incontra un’altra altrettanto inamovibile?
La forza di uno sguardo, gli occhi, il talento e l’emozione finiscono per mescolarsi e creare una sorta di carismatica presenza che trascina tutti.
Continua a leggere Robert De Niro e Al Pacino: la storia eterna di un conflitto tra celebrità
Afghanistan – Il futuro dopo la NATO e Karzai
I talebani avevano promesso di rovinare la festa e non hanno mancato di tener fede alla loro parola. Alla vigilia delle presidenziali in Afghanistan, due giornaliste occidentali sono cadute vittima di un assalto con armi da fuoco durante una visita dal governatore del distretto orientale di Tanai. Una di loro, la fotografa tedesca dell’Associated Press Anja Niedringhaus (nella foto) è rimasta uccisa, mentre la sua collega canadese Katty Gannon versa al momento in gravi condizioni.
L’attentato purtroppo non è l’unico che ha accompagnato un voto che segnerà la definitiva uscita di scena di Hamid Karzai, al comando dello stato afgano dalla caduta del governo taliban nel 2001. Assieme a lui il 2014 chiuderà anche la lunga missione ISAF della NATO, senza la quale i più pessimisti credono che le istituzioni non tarderanno molto a disintegrarsi. In questi anni il governo di Kabul ha comunque lavorato per consolidare diverse alleanze regionali, confidando di non trovarsi allo scoperto davanti a nemici che stanno aspettando pazientemente la ritirata delle truppe straniere per fare nuovamente la loro mossa.
Continua a leggere Afghanistan – Il futuro dopo la NATO e Karzai
Usciamo dalla Tana! Consigli per il weekend.

Cari lettori,
chi ci segue da un po’ sa che il venerdì la Tana di Aexar pubblica i suoi consigli per il weekend: film, mostre e spettacoli che potrebbero essere interessanti per fare qualcosa di culturale e rilassante tra il sabato e la domenica. Più cultura e meno routine, insomma.
Ora che la Tana è approdata definitivamente sulla piattaforma di WordPress abbiamo deciso di rinnovare la nostra rubrica. Vi presenteremo solamente un film o una mostra o uno spettacolo, oppure magari una fiera o una sagra, ma raccontandovi perché secondo noi vale la pena di dedicare il vostro tempo alle nostre segnalazioni. E se facessimo un buco nell’acqua? Se vi consigliassimo un film in uscita che si rivela noiosissimo? Oppure uno spettacolo che non arriva? Ditecelo. Confrontiamoci, parliamone, sfruttiamo questa occasione per crescere comunque. Fateci, però, anche sapere se qualcosa vi è piaciuto in particolar modo oppure se avete eventi da segnalarci. Smettiamola di lamentarci che non succede mai nulla nelle nostre città, guardiamoci intorno e sfruttiamo le opportunità che abbiamo, anche se magari piccole.
Vi aspettiamo allora venerdì prossimo con il primo evento consigliato, perché no, magari da voi!
Lunchbox, un film di Ritesh Batra
Il momento del pranzo che si trasforma in uno scambio di messaggi coinvolgenti tra sconosciuti.
Lunchbox, opera prima di Ritesh Batra, è la storia di un rapporto nato per colpa di un indirizzo sbagliato, di speranze e sogni condivisi.
Ila, una moglie con un matrimonio difficile, prepara tutti i giorni per suo marito il pranzo migliore nella speranza di riconquistarlo, ma il contenitore finirà ad uomo diverso, a Saajan, un modesto impiegato avanti con gli anni e vicino alla pensione. I due che a poco a poco inizieranno a scambiarsi messaggi con confidenze, sogni e paure intrecceranno una relazione virtuale molto rischiosa. Continua a leggere Lunchbox, un film di Ritesh Batra
Contro Putin anche l’Europa va a caccia di shale gas
Da oggi i riscaldamenti saranno più salati per l’Europa. La compagnia energetica russa Gazprom ha annunciato che, a causa dei debiti non saldati dell’Ucraina, le tariffe del gas che passerà attraverso questo paese andranno dai 270 dollari per mille metri cubi a quasi 400. Viste le circostanze attorno alla crisi di Crimea la brutta notizia era aspettata da tempo, l’unico dubbio al riguardo era piuttosto quando Gazprom si sarebbe decisa a fare questa mossa.
Parallelamente all’attesa si è fatto un gran discutere su come diversificare l’indipendenza energetica dell’Europa. Un alternativa l’abbiamo già discussa anche qui, parlando degli oleodotti che dal Medio Oriente e dall’Asia Centrale ci consentirebbero di aggirare le forniture di Mosca. Assieme a questi progetti ambiziosi che guardano all’esterno, vengono considerate anche delle opzioni per rilanciare invece la produzione interna. Una di queste è il controverso shale gas, su cui vogliono puntare soprattutto i paesi che sentono più forte il fiato di Mosca sul collo, ovvero quelli dell’Europa orientale.
Continua a leggere Contro Putin anche l’Europa va a caccia di shale gas
