Lo specchio dei morti non vi darà scampo.
Oculus di Mike Flanagan, da oggi nelle sale, è la storia di uno specchio maledetto e delle anime in esso contenute.
Una tragedia colpisce la famiglia Russell segnando per sempre i loro due figli, Tim e Kaylie. Uno specchio apparentemente innocuo sembra essere la causa degli strani avvenimenti avvenuti nella loro casa con la conseguente morte dei loro genitori.
Dieci anni dopo Tim esce da un centro di recupero dopo essere stato accusato dell’uccisione dei due coniugi. Tim e Kaylie, ormai adulti, non hanno mai dimenticato e ora sono pronti a dar battaglia alle presenze che infestano quel misterioso oggetto.
Dopo libri, maschere, case e automobili questa volta è uno specchio assassino a non dare pace a due poveri ragazzi. Sembrano già lontani i tempi degli esperimenti di Paranormal Activity o degli inconsueti avvistamenti in case infestate con libri che resuscitavano i morti. Ma Oculus nonostante le buone premesse non convince del tutto. Chiari i riferimenti ai grandi film del passato e poco efficace la scelta di mescolare la storia tra il presente e passato dei ragazzi Russell. Lentezza e appiattimento prendono il sopravvento in un film che parzialmente decolla nel finale regalando qualche piccolo sobbalzo.
Dai produttori di Insidius, sicuramente migliore, è però interessante come in queste due pellicole oggetti di uso comune come videocassette o specchi incarnino il maligno. Questi utensili inanimati sono le vie di accesso per il male che non è più necessariamente rappresentato dal mostro di turno. La superficie diffondente protagonista di Oculus da accesso ad una vasta gamma di forze demoniache che si trasfigurano nelle persone che si riflettono nello specchio: il male è rappresentato come qualcosa di interno ai personaggi stessi facendo perdere allo spettatore ogni possibile riferimento e creando un senso di smarrimento.
Oculus è un film che purtroppo non ha sfruttato le potenzialità offerte dalla storia lasciando irrisolte le tante domande e fornendo pochissime e confuse risposte su questo male senza nome.