Dopo i biscotti domenicali vi propongo un’altra ricetta perfetta per questa giornata di festa: un arrosto, altro grande classico perfetto con le patate arrosto che vi avevo proposto qui.
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Topina… Che?!?
Domenica, divano, pigrizia, magari qualche stravizio di troppo, zero voglia di cucinare. La mia salvezza sono creme e vellutate di verdure, come avete visto qui e qui.
Stavolta ve ne propongo una con il topinambur: famoso o mai sentito? È un tubero che sa di carciofo, infatti si chiama anche carciofo di Gerusalemme, ma con la consistenza delle patate. Basta a convincervi a farla? No? Beh, allora mi gioco la carta golosa. Del croccante prosciutto di Parma, timo e pepe bianco gli danno quel tocco in più, per non far sembrare questa crema un piatto express o salva-cena.
Il contorno per definizione: le patate arrosto
Vi ricordate la ricetta del pollo di qualche tempo fa? Una volta acceso il forno, perchè non sfruttarlo al massimo per preparare anche “IL” contorno per definizione: le patate arrosto.
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Pollo furbo
Non so voi, ma nella mia vita frenetica e perennemente di corsa, trovo i piatti da sbattere preparare in forno estremamente furbi e comodi: tu li prepari, loro si cuocciono e intanto fai altro (il multitasking è una religione) ricordandoti solo di mettere un timer e al massimo di girarli una tantum e la cena magicamente è pronta. Se poi si fa del multitasking un’arte, si sfrutta il forno per cucinare anche il contorno e alla fine ce la si cava con al massimo un paio di teglie da lavare. Mica male, no? Ecco, magari ricordatevi di non fare la lavatrice mentre va il forno o vi potrebbe toccare di correre in cantina a riattacare la luce che è saltata…
Vellutata zucca e arancia
Sì, lo so, già vi ho proposto la zucca in versione risotto e pure come torta, ma in questa stagione è una vera e propria droga… Più ne mangio, più ne mangerei, indifferente se in versione dolce o salata. Il suo colore mi mette di ottimo umore e il suo gusto così rotondo mi coccola e scalda.
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Risotto alla Milano Marittima
Poche chiacchiere questa volta, inziate a mettere su un brodo di verdure, fatto magari anche velocemente con gli scarti, e poi subito all’opera. Vedrete che il profumino che si spanderà per casa vi farà trovare velocemente un aiutante per girare il risotto. Continua a leggere Risotto alla Milano Marittima
Scene di vita vissuta: da mela a torta in 30 s
Scene di vita vissuta: mercato, banco dell’ortolano, spiccano le mele: bellissime, rosse, lucide, perfettamente tonde; ne pregustate già il sapore succoso e dolce che si spande in bocca al primo morso. Ne comprate una gran quantità, arrivate a casa, sistemate la spesa e finalmente, affondando sul divano, addentate questo pomo perfetto e … la mela è terribilmente farinosa. Capita solo a me? Confessate le vostre spese sbagliate. Cosa farne allora di tutte queste mele, oltre che un grazioso e decorativo centro tavola? Ovvio, una torta di mele! Ho colto la palla al balzo per provare, finalmente, una ricetta di Marco Bianco, guru televisivo del mangiar sano con gusto. Come non iniziare dal suo Melaccio, ricetta cult per tutti i fan di questo cuoco e divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi? Sul suo sito trovate la ricetta originale, qui la mia versione. Che dire, ricetta promossa a pieni voti e spreco di mele evitato. Se poi aggiungiamo che già con una materia prima mediocre la riuscita è stata strabiliante, cosa aspettate ancora a farla?
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Polpo salvacena
Cucinare mi rilassa, anche quando torno a casa tardi da una giornata di quelle che non augurerei mai neanche al mio peggior nemico. Ed è proprio in queste giornate che c’è bisogno di coccolarsi a tavola, magari anche con un bel calice di vino. C’è un trucco però per non far diventare il tempo passato tra i fornelli un dovere: un minimo di organizzazione e alcune ricette fidate dal risultato garantito.
Insurrezione pugliese
Biscotti domenicali
Domenica, frigo vuoto, giornata pigra, ora di merenda e voglia di divano, copertina tè bollente, un buon libro e… un dolcino! Da dove lo tiriamo fuori ora però? Sfruttiamo una delle mode degli ultimi mesi, una ricetta che è rimbalzata su tutti i food blog del regno: i biscotti due ingredienti (la mia ricetta originale viene da qui), più difficili da mangiare che non da fare e pronti nel tempo di fare il tè… o quasi. In più sono anche un’ottima ricetta anti-spreco. A voi non capita mai di avere banane mature, troppo mature snobbate ormai da tutta la famiglia? E, se vogliamo complicare la ricetta, quel fondo del sacchetto di noci ormai tutte sbriciolate non alberga da un po’ nella vostra dispensa? Allora, non facciamo freddare il tè e mettiamoci all’opera, vi svelo la mia versione con l’ingrediente segreto…
Ingredienti:
-1 banana
-40-50 gr di fiocchi di cereali (mi raccomando, non sono i fiocchi della famosa marca con il gallo sulla scatola, ma quelli – per intenderci- per fare il muesli; a proposito di riciclo: se vi avanza il fondo di un pacchetto di muesli, usate pure quelli!)
-A piacere, eventualmente: noci, nocciole, mandorle, cioccolato, uvetta, pinoli, etc. etc. etc.
-Ingrediente segreto: Fava tonka (non è un insulto, leggete qui di cosa si tratta), ma andranno benissimo anche vaniglia, cannella, zenzero o noce moscata
Come al solito accendete il forno ai soliti 180°.
Schiacciate grossolanamente la banana con una forchetta, aggiungete i fiocchi di cereali e una generosa dose di spezie. Mescolate ed eventualmente aggiungete altri fiocchi di cereali fino ad ottenere un composto non troppo umido.
Foderate una teglia con della carta da forno e prelevate con due cucchiai l’impasto, formando i biscottini sulla teglia. Aggiungete a questo punto gli eventuali altri ingredienti premendoli con attenzione sui biscottini.
Mettete la teglia in freezer per una decina di minuti.* Passato il tempo infornateli, mettete su l’acqua per il tè e fate cuocere per 10-15 minuti.
Buona lettura!
*Niente vieta di lasciarne un po’ sempre pronti in congelatore, per voglie improvvise e dispense decisamente vuotissime.
