Cucinare mi rilassa, anche quando torno a casa tardi da una giornata di quelle che non augurerei mai neanche al mio peggior nemico. Ed è proprio in queste giornate che c’è bisogno di coccolarsi a tavola, magari anche con un bel calice di vino. C’è un trucco però per non far diventare il tempo passato tra i fornelli un dovere: un minimo di organizzazione e alcune ricette fidate dal risultato garantito.
Per questo motivo nel mio freezer non manca mai un polpo. Basta tirarlo fuori al mattino per portare in tavola la sera il polpo in galera, un piatto gustoso, che accompagnato con del cous cous e delle verdure diventa un appetitoso piatto unico. I tempi di cottura in effetti non sono da “salva cena”, ma mentre cuoce il polpo avrete tutto il tempo per preparare il contorno, il couscous, apparecchiare con cura e riposarvi anche sul divano (o, se siete come me, fare le altre mille cose ancora da fare). A favore di questo piatto però va detto che è veramente la “ricetta più facile del mondo”, come dice lo chef televisivo Simone Rugiati, da cui ho preso la ricetta.
Ingredienti:
-Polpo
-Olio
-Peperoncino
-1-2 foglie di alloro
-1 spicchio d’aglio
-1 cipolla
Iniziate tagliando a tocchetti più o meno delle stesse dimensioni il polpo. Non è semplicissimo, scivola un po’, ma in caso potreste vederlo come rito vodoo.
Prendete ora una padella larga e con coperchio in cui metterete il peperoncino, le foglie d’alloro, lo spicchio d’aglio e la cipolla tagliata in quattro spicchi. Fate prendere calore, aggiungete il polpo e fatelo colorire. A questo punto mettete il coperchio e impostate il timer del cellulare: ci vorranno 40 minuti a fuoco bassissimo. 40 minuti in cui fare tutto ciò che volete, basta girare di tanto in tanto, non è un piccolo lusso?
Un consiglio: non fatevi scappare il delizioso sughetto che si forma. Come minimo serve del buon pane, con la crosta croccante la mollica fragrante, per la scarpetta (goduria et coccola maxima). In alternativa conditeci due spaghetti oppure, il mio preferito, del cous cous per renderlo un piatto etnico. Chi porta un bel bianco fresco?
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