Alla fine è stata una battaglia all’ultimo colpo. E se l’è aggiudicata ancora una volta la pupilla di Lula, Dilma Rousseff che si riconferma presidente battendo lo sfidante Aecio Neves, dal quale si distanzia però per soli tre milioni di voti. Altro che i dodici milioni di preferenze in più con cui aveva trionfato quattro anni fa al primo turno e non al ballottaggio com’è successo in questa tornata.
Cos’è successo rispetto ad allora per essersi mobilitata un’opposizione molto più consistente del passato? La Rousseff ha vinto, ma la vittoria tutto sommato modesta (51,60%) suggerisce che non può sottovalutare un paese sempre più nervoso e disilluso del miracolo carioca. Continua a leggere Brasile – Entusiasmo alla deriva

Poco fa è venuto a mancare un grande uomo ed esempio per i diritti civili del mondo contemporaneo: Nelson Mandela, leader tra gli anni cinquanta e ottanta del movimento che si opponeva alla segregazione dell’apartheid e presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999 si è spento all’età di 95 anni. Il grande decano a causa anche della sua veneranda età negli ultimi tempi aveva attraversato più di un ricovero in ospedale sollevando grande preoccupazione nelle tante persone che a distanza di anni continuavano ad ammirare una figura sempre così imponente.