Cari lettori della Tana,
a cinque anni e mezzo dal mio ultimo articolo ho deciso di ripristinare questo spazio per offrire a chi avrà il piacere di leggere il mio pensiero sui principali avvenimenti di questo Paese e internazionali. Tale progetto nacque oltre dieci anni fa su una piattaforma diversa dall’attuale, spaziando dalla geopolitica al cinema, passando per i videogiochi fino ad una piccola rubrica dedicata ad un racconto storico a puntate. Poi vi fu il salto su WordPress che garantiva una serie di strumenti per costruire un sito molto più bello da vedere ed efficace.
In quel tempo nutrivo la speranza che quest’impegno potesse prima o poi tramutarsi in un’opportunità di realizzazione professionale o comunque in qualcosa che prima o poi potesse evolvere e crescere sia a livello di pubblico che di struttura, contando pure sulla collaborazione di altri ragazzi accomunati dalla stessa passione per il giornalismo.
Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, come pure le aspirazioni e il contesto personale in cui mi trovo a scrivere oggi. Dismessi i panni del giornalista pubblicista, ormai non sono più nell’ordine da alcuni anni, e dopo aver attraversato dei passaggi non indifferenti sia nell’ambito familiare che lavorativo, gestirò la Tana di Atlante come uno spazio personale senza particolari ambizioni, ma semplicemente per lasciare traccia di ciò che mi ha impressionato e che m’impressionerà nel tempo a venire. Perché il sale della vita, nonché della nostra salute mentale e morale è quello di continuare ad essere curiosi ed interessati ai mondi vecchi e nuovi su cui non dobbiamo mai cessare di riflettere. Buona lettura.