Archivi tag: Siria

Turchia – Il funambolo del deserto

Putin ErdoganDopo i tragici attentati di Parigi del 13 novembre la comunità internazionale sembrava aver ritrovato contro lo Stato Islamico (conosciuto anche come Daesh) una sintonia che si credeva ormai perduta. In particolare la Francia e la Russia avevano annunciato una qualche forma di collaborazione negli attacchi in Siria e in Iraq, aiutando a ricomporre quegli interessi regionali che hanno contribuito non poco alla disintegrazione del Medio Oriente.

Oggi tuttavia come un fulmine a ciel sereno arriva una notizia che scompiglia per l’ennesima volta le carte sul tavolo. Due F-16 turchi hanno abbattuto un caccia Su-24 russo nei pressi del confine siriano. Il bilancio parlerebbe dei due piloti morti, i quali non avrebbero avuto la peggio durante l’impatto ma sarebbero stati uccisi dai ribelli anti-Assad mentre si mettevano in salvo col paracadute. Continua a leggere Turchia – Il funambolo del deserto

Siria – Il pragmatismo che non c’è

SukhoiDopo l’Ucraina la Russia ha aperto un altro fronte con gli Stati Uniti scegliendo d’intervenire nel teatro siriano. E lo ha fatto con i suoi Sukhoi, bombardieri di sovietica memoria diretti a colpire le postazioni dello Stato Islamico che occupa ormai un terzo del paese.

I raid aerei russi hanno immediatamente scatenato le proteste degli Stati Uniti, che accusano Mosca di colpire indiscriminatamente i guerriglieri islamisti e gli oppositori “democratici” allo scopo di rafforzare l’alleato Bashar al-Assad. Non sono mancati neppure gli incidenti con le forze NATO, tra cui la violazione dello spazio aereo turco o caccia russi e americani che si sono trovati pericolosamente vicini al punto da sfiorare lo scontro. Continua a leggere Siria – Il pragmatismo che non c’è

Afghanistan – La guerra dei chirurghi

mdfSu un fronte ci sono i chirurghi tradizionali di Medici senza frontiere, quelli ancora equipaggiati con bisturi e tampone che si occupano di curare i malati dentro gli ospedali. Su quello opposto abbiamo i chirurghi di ultima generazione, quelli della NATO armati con missili fiammanti che servono a curare le democrazie o gli stati malati. Risultato di questo scontro impari: diciannove morti e trentasette feriti.

Errore umano o effetto collaterale, il bombardamento NATO sull’ospedale di Kunduz, in Afghanistan può essere chiamato come si vuole. Esso dimostra per l’ennesima volta i limiti dei cosiddetti raid mirati, il jolly con cui le grandi potenze sperano di vincere le guerre di oggi. Continua a leggere Afghanistan – La guerra dei chirurghi

Siria – Il bambino venuto dal mare

AylanMentre in Europa ci si accalcava tra i binari di Budapest, la tua famiglia sperava che oltre quelle acque impetuose vi fosse prima o poi un sicuro approdo.

Mentre in Europa si marchiavano le persone riportandoci alla mente tristi memorie, i tuoi cari pensavano che la paura della guerra fosse ormai solo un brutto ricordo. Continua a leggere Siria – Il bambino venuto dal mare

Arabia Saudita – Il panino di sabbia

Salman“Il re è morto! Viva il re!” si diceva un tempo ad ogni trapasso di un monarca. “Chissà quanto durerà il prossimo” verrebbe da aggiungere parlando della casta degli al-Saud, i quali hanno appena vissuto un grave lutto con la scomparsa di re Abdullah bin Abdulaziz, che se fosse sopravvissuto fino ad agosto avrebbe festeggiato contemporaneamente 10 anni di regno e ben 91 primavere.

Ora gli succede il fratello Salman (nella foto qui sopra), che di primavere ne ha ‘solo’ 79, non proprio una garanzia di stabilità politica per la più potente petromonarchia del Medio Oriente. Ma a minacciare il futuro dell’Arabia Saudita non è soltanto l’età avanzata che contraddistingue sempre i suoi leader, quanto una serie di manovre politiche del passato che invece di accrescerne l’influenza regionale gli si potrebbero ritorcere contro in modo fatale. Continua a leggere Arabia Saudita – Il panino di sabbia

Iran – Corteggiamenti nell’ombra

Rohani Cameron“L’offensiva potrebbe durare anni” è stato il commento del generale americano William Mayville sull’intervento dei volenterosi contro lo Stato Islamico (IS), dove si è assistito all’entrata in azione di peso della Francia. Che proprio ieri ha pagato il suo primo tributo di sangue con la decapitazione in Algeria di Hervé Pierre Gourdel, un turista transalpino catturato in Nord Africa da un gruppo jihadista vicino ai guerriglieri del califfato.

Che la natura delle operazioni convinca o meno – dei raid aerei difficilmente riusciranno a cancellare un’entità molto più strutturata dei terroristi tradizionali – c’è un altro elemento che va sondato, ovvero il coinvolgimento di tutte le potenze regionali nella risoluzione della crisi. E tra questi c’è anche l’Iran con il quale l’Occidente, nonostante l’ostilità di facciata, sta intessendo di nascosto un dialogo sempre più serrato. Continua a leggere Iran – Corteggiamenti nell’ombra

Siria – La diplomazia alla frutta

IMG_0523Dall’annunciata ritirata dall’Iraq alla nuova coalizione dei volenterosi. La parabola mediorientale di Barack Obama somiglia ad un pendolo che dopo essersi allontanato dal ginepraio iracheno si vede costretto a ritornarci e rischia di essere catturato anche da nuovi buchi neri, come quello siriano. Proprio in questa regione il presidente americano ha annunciato ieri un nuovo impegno del suo paese al fine di schiacciare i guerriglieri dell’ISIS, che con il loro califfato e gli orrori pubblicizzati ovunque minacciano gli equilibri locali e anche quelli globali.
Ancora una volta la Casa Bianca ha tenuto a precisare che non si combatterà una nuova guerra – la crisi economica non va tanto d’accordo con gli avventurismi di Bush jr. – e che le operazioni militari faranno uso prevalentemente di raid aerei e obiettivi mirati. Malgrado i recenti successi nel nord dell’Iraq, le probabilità che questa ‘chirurgia militare’ non basti a cancellare del tutto la minaccia jihadista sono alte, senza contare che la timida quanto ambigua posizione Usa potrebbe destabilizzare ulteriormente la stabilità dell’area. Continua a leggere Siria – La diplomazia alla frutta

Turchia – Il trionfo prima della tempesta?

Presidental electons in TurkeyNulla ha potuto la massiccia rivolta di Gezi Park, né gli scandali finanziari nel suo partito o i moniti del presidente della Repubblica Abdullah Gul, che i più maliziosi dicono voglia metterlo in difficoltà per prenderne il posto alla guida dell’AKP. Smentendo le previsioni, o piuttosto le speranze di chi intravedeva l’inizio del suo declino politico, il primo ministro Recep Tayyip Erdogan è riuscito ad aggiudicarsi le prime elezioni presidenziali in Turchia a voto popolare con oltre il 50% dei voti, superando con almeno 5 milioni di preferenze il rivale kemalista Ekmeleddin Ihsanoglu.
Si rafforza così il lunghissimo regno di quello che viene soprannominato il nuovo sultano della Turchia, salito al potere dal lontano 2003, quando la Turchia e con essa il Medio Oriente sembravano un altro mondo rispetto a quello che rappresenta oggi. Il successo di Erdogan in parte è dipeso proprio dai cambiamenti che hanno attraversato la regione in questo lasso di tempo. Ma senza la giusta attenzione le stesse opportunità di ieri potrebbero rapidamente tramutarsi in un serio pericolo. Continua a leggere Turchia – Il trionfo prima della tempesta?

Il destino della geopolitica in ‘Metamorfosi del globo’

MetamorfosiLa geopolitica non va mai in vacanza, o quasi. Sabato 5 luglio sullo splendido altopiano di Montagnaga di Piné, in provincia di Trento, ci sarà infatti l’undicesima edizione del workshop “Metamorfosi del Globo, mutazioni e rivoluzioni della geopolitica”, il cui scopo è discutere dei cambiamenti più recenti che hanno interessato il panorama mondiale e delle strategie messe in atto per affrontare queste nuove sfide.
L’evento, organizzato dal think tank Il Nodo di Gordio, specializzato nella politica del Mediterraneo, Caucaso e Asia Centrale, e dal Centro Studi Vox Populi, che si occupa di approfondire la cultura e le tradizioni dei vari popoli, si articolerà nell’arco di un’intera giornata e vedrà la partecipazione di numerosi esperti e di ospiti come l’ex ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata o Alexandr Dugin, consigliere del presidente russo Vladimir Putin. Continua a leggere Il destino della geopolitica in ‘Metamorfosi del globo’