“In mancanza di un accordo non resta che la guerra”. Le parole del presidente francese François Hollande al margine dei colloqui di Mosca per mettere fine alle violenze dell’Ucraina suonano quasi anacronistiche in un’Europa abituata da oltre mezzo secolo di relativa pace.
Anche volendo essere meno pessimisti l’aria che tira tra i grandi del pianeta resta comunque carica di tensione. Se da questo lato dell’Atlantico si fa di tutto per mantenere i toni al livello più basso possibile, dall’altra parte dell’oceano Obama e i suoi tuonano in modo sempre più forte contro Putin, quasi cercassero ad ogni costo lo scontro aperto. Siamo davvero alla vigilia di una nuova, impensabile grande guerra? Continua a leggere Ucraina – Trappola mortale →
“Questo è stato il nostro ultimo saluto all’Unione Sovietica”. Nelle parole usate dal presidente ucraino Petro Poroshenko in Canada per riferirsi all’appena firmato Trattato di Associazione con l’Unione Europea si legge forse la volontà di addolcire l’esito del duro confronto con la Russia per il controllo delle regioni orientali.
Dopo mesi di feroce lotta e migliaia di morti il governo di Kiev e i guerriglieri filorussi hanno infatti siglato un cessate il fuoco, seguito pochi giorni fa da una legge per la regione del Donbas che gli garantisce maggiore autonomia. Eppure da entrambe le parti non c’è piena soddisfazione sulle condizioni, specialmente tra i deputati ucraini, che accusano la legge di essere una sorta di “capitolazione” verso Mosca. Continua a leggere Ucraina – La pace che non piace →
Con la stessa penna del suo predecessore Viktor Yanukovich, il nuovo presidente ucraino Petro Poroshenko ha firmato oggi a Bruxelles la parte economica dell’accordo di associazione con l’Unione europea. Il rifiuto di questo stesso patto a novembre aveva scatenato la rivoluzione che di lì a poche settimane avrebbe rovesciato l’ex presidente, sconvolgendo il quadro politico e regionale con le conseguenze che conosciamo tutti.
Assieme all’Ucraina erano presenti i capi di Stato di altre due ex repubbliche sovietiche, la Moldavia e la Georgia, che hanno firmato anche loro l’accordo di associazione che segna un nuovo passo verso la loro integrazione in Europa. La scelta dei tre paesi non farà sicuramente piacere alla Russia, la quale a vent’anni dal crollo dell’URSS considera ancora questi territori legati ad una sua sfera d’influenza. Ma l’apparente trionfo potrebbe risultare indigesto anche per la stessa Europa. Continua a leggere Ucraina, Georgia – La pericolosa ebbrezza del trionfo →
Mentre ieri l’Europa registrava il malcontento di milioni di elettori, specialmente in Francia, Regno Unito e Danimarca, nell’Ucraina devastata dalla rivoluzione e da violente pulsioni separatiste si è votato invece per fare un altro passo nella sua direzione.
Come previsto da settimane di sondaggi sembra che il vincitore delle presidenziali sarà il magnate Petro Poroshenko, il quale avrebbe già strappato la vittoria al primo turno con una percentuale superiore al 55%. Per molti un uomo come lui sembra essere l’uomo giusto per mediare le profonde divisioni politiche, essendo un uomo incline al compromesso, o meglio un oligarca veramente adatto a tutte le stagioni.
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Curiosi dei nuovi mondi, lontani dalle facili scorciatoie perché la vita risplende proprio nella sua complessità