Archivi tag: Obama

Giappone – Gli spettri di Hiroshima

Liaoning“Anche i vecchi nemici hanno bisogno di trovare pace”. Queste parole sono di Shigeaki Mori, un anziano storico di Hiroshima che ha dedicato trent’anni a cercare informazioni sui prigionieri di guerra americani che come lui si trovavano nella città dove venne sganciata la prima bomba atomica della storia il 6 agosto 1945. Continua a leggere Giappone – Gli spettri di Hiroshima

U.S. Confidential – L’America che non ti aspetti

US ConfidentialIl Presidente degli Stati Uniti è il capo del mondo e l’America è l’esempio migliore che abbiamo della democrazia. Queste sono frasi che si dicono spesso quando parliamo della superpotenza d’oltreoceano, ma quanto c’è di vero in questo immaginario e quanto fa parte dello stereotipo? Continua a leggere U.S. Confidential – L’America che non ti aspetti

La Tana torna alla carica

A1Finita la pausa estiva la Tana è di nuovo operativa e pronta più che mai a offrirvi nuovi contenuti e spunti da discutere. Nei prossimi giorni si faranno strada alcune piccole novità che avremo modo di presentare con calma.

Nel frattempo, prima di ricominciare a scrivere i tradizionali pezzi, colgo l’occasione per dedicare qualche riga ad alcuni importanti eventi internazionali che si sono verificati in questi giorni di pausa. Continua a leggere La Tana torna alla carica

Africa – Obama sogna la riscossa

20140806-164839-60519840.jpg50 leader africani, 14 miliardi di investimenti e tante belle speranze. Questi i dati del più grande vertice tra Stati Uniti e il continente africano che si è mai avuto nella storia dei rapporti tra due realtà lontane non soltanto dal punto di vista geografico.
Troppe le differenze a livello economico, sociale e culturali che l’America ha spesso trascurato per concentrarsi, sulla scia di altri paesi occidentali, a garantirsi l’approvvigionamento di risorse o esclusivamente i suoi interessi.
Adesso che si fa largo la consapevolezza che l’Africa potrebbe diventare il grande mercato di domani, ma anche un luogo cruciale per la sicurezza mondiale, un presidente americano di origini keniote (Barack Obama) cerca di rimediare agli errori del passato invitando decine di capi di Stato per aprire una nuova fase. Basterà alzare un calice alla Casa Bianca e qualche stretta di mano per recuperare il terreno perduto? Continua a leggere Africa – Obama sogna la riscossa

Giappone, Filippine – Il pacifico catenaccio di Obama

obama asiaQuesta mattina il principe rosso nordcoreano Kim Jong-un ha dato il via ad una nuova esercitazione navale lungo il confine con la Corea del Sud. Durissima la risposta da parte di Seul, che sta ancora metabolizzando il dramma del naufragio Sewol, a seguito del quale si è dimesso lo stesso primo ministro Chung Hong-won.
La provocazione di Pyongyang ha accompagnato anche la fine del lungo tour del presidente americano Obama in Asia, un’area che nonostante i recenti sommovimenti in Europa orientale continua a considerare strategicamente molto più importante in vista della crescente competizione con la Cina. Non a caso proprio in questi giorni l’inquilino della Casa bianca ha fatto visita ad una serie di alleati più o meno funzionali per quest’obiettivo.

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Iran – Prende il via l’accordo di Ginevra

20140120-181940.jpgChissà se la scelta della data per iniziare quello che tutti sperano sia il nuovo corso dell’Iran sia stata casuale o meno. Nello stesso giorno di trentatré anni fa venivano infatti liberati dopo ben 444 giorni di prigionia gli oltre cinquanta ostaggi dell’ambasciata americana a Teheran, mettendo fine ad uno dei momenti più tesi del rapporto Usa-Iran di questi ultimi anni.
Allora i due rivali si vennero incontro, ma ciò non bastò comunque a risollevare un rapporto che è rimasto incrinato per oltre trent’anni. Riusciranno Obama e Rohani ad esorcizzare il fantasma di quanto seguì quest’anniversario? Continua a leggere Iran – Prende il via l’accordo di Ginevra

Cuba – Le 300 riforme di Castro

L’ultima novità annunciata da Cuba potrebbe stravolgere uno dei tratti caratteristici dell’isola. Tra poco tempo sarà possibile acquistare un’automobile senza l’autorizzazione governativa, estendendo un mercato finora limitato solo al listino precedente all’embargo degli anni sessanta.

Addio dunque alle sgargianti Pontiac o Buick, alle vecchie Ford o Chrysler senza le quali le strade dell’Avana non sarebbero quelle che abbiamo imparato a conoscere? Forse visto che con l’attuale reddito medio dei cubani ci vorrà ancora un bel po’ di tempo prima di ritrovarli sommersi di Peugeot 208, Toyota Yaris, Opel Corsa e chissà quant’altro. Ma la strada imboccata dal fratello di Fidel per aprire uno degli ultimi regimi comunisti al mondo si profila abbastanza promettente. Continua a leggere Cuba – Le 300 riforme di Castro

Siria – L’incognita dello smaltimento delle armi chimiche

20131211-134819.jpgAll’indomani dell’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Russia sullo smantellamento dell’arsenale chimico di Bashar al-Asad, la comunità internazionale si è affrettata a salutare questa proposta come un’inaspettata ancora di salvezza. Per Obama era l’unico modo di evitare un conflitto impopolare e dagli esiti molto incerti; a Putin (il principale promotore dell’idea) ciò ha consentito di guadagnarsi un po’ di prestigio ed evitare la perdita di un importante alleato regionale; infine ai principali rivali del Golfo (Israele, Arabia Saudita, Iran) non è dispiaciuto il mantenimento di un caos che in fondo garantisce molta più stabilità di un accelerato cambio di regime. Ma nonostante siano già passati alcuni mesi la situazione nonostante la minore attenzione dei media è ben lungi dall’essere migliorata. Continua a leggere Siria – L’incognita dello smaltimento delle armi chimiche

Iran – Rohani, il nuovo deus ex machina del Medio Oriente?

RohaniA Ginevra domina un ottimismo come non lo si sentiva da parecchi anni. Oggi infatti si sono incontrati in Svizzera il segretario di Stato americano John Kerry e il suo omologo iraniano Mohammad Javad Zarif per discutere sul nuovo accordo per il programma nucleare di Teheran. La questione è particolarmente sentita dai suoi vicini (Israele in testa) che temono possa portare l’Iran a dotarsi della bomba atomica, innescando una corsa al nucleare in tutto il Medio Oriente. 

Adesso invece ci si spinge a paragonare l’incontro tra Kerry e Zarif addirittura ad un evento di portata storica, ossia la premessa per la riapertura dei canali diplomatici tra USA e Iran interrotti dalla lontana rivoluzione del 1979. Ma la prudenza in questi casi è sempre d’obbligo. Continua a leggere Iran – Rohani, il nuovo deus ex machina del Medio Oriente?