Archivi tag: ISIS

Turchia – Il funambolo del deserto

Putin ErdoganDopo i tragici attentati di Parigi del 13 novembre la comunità internazionale sembrava aver ritrovato contro lo Stato Islamico (conosciuto anche come Daesh) una sintonia che si credeva ormai perduta. In particolare la Francia e la Russia avevano annunciato una qualche forma di collaborazione negli attacchi in Siria e in Iraq, aiutando a ricomporre quegli interessi regionali che hanno contribuito non poco alla disintegrazione del Medio Oriente.

Oggi tuttavia come un fulmine a ciel sereno arriva una notizia che scompiglia per l’ennesima volta le carte sul tavolo. Due F-16 turchi hanno abbattuto un caccia Su-24 russo nei pressi del confine siriano. Il bilancio parlerebbe dei due piloti morti, i quali non avrebbero avuto la peggio durante l’impatto ma sarebbero stati uccisi dai ribelli anti-Assad mentre si mettevano in salvo col paracadute. Continua a leggere Turchia – Il funambolo del deserto

Africa still rising – La promessa africana secondo l’ISPI

ISPI Africa“Nell’ultimo decennio sei delle nazioni che sono cresciute di più al mondo sono africane”. Sentire una cosa del genere può suonare strano a chi è abituato a pensare all’Africa come un luogo senza speranza, dove povertà e violenza sono realtà endemiche da anni.

Eppure molti analisti fino a pochi anni fa erano già usciti da questo drammatico immaginario collettivo, prospettando al continente un futuro pieno di prospettive. L’autorevole settimanale britannico Economist ad esempio nel 2011 fece uscire un suo numero in cui l’Africa volava come un variopinto aquilone verso orizzonti migliori.   Continua a leggere Africa still rising – La promessa africana secondo l’ISPI

Iraq – Il sonno della ragione

LamassuQuegli splendidi Lamassù, le divinità alate dal corpo di toto o leone e la testa d’uomo rano sopravvissuti a trenta secoli di storia, nonostante la ferocia di tutti gli imperi che si sono combattuti per affermare la propria egemonia sulla regione che ha dato i natali alla civiltà. Poi sono arrivati i martelli e i bulldozer dei nuovi barbari che di quella stessa civiltà (“falsi idoli” li chiamano) non vogliono lasciare più traccia.

Le immagini di questi giorni delle distruzioni dei monumenti assiri di Mosul e della città di Nimrud, nel nord dell’Iraq, lasciano una ferita profonda non soltanto in questo martoriato paese. Esattamente come successe con la scomparsa del minareto Omayyadi di Aleppo o i mastodontici Buddha afghani di Bamiyan a rimanere segnata è tutta l’umanità, la quale per colpa di una violenza cieca e insensata sta perdendo in modo irrimediabile parti della sua eredità. Continua a leggere Iraq – Il sonno della ragione

Libia – Game over

LibyaNel pieno della fuga generale erano gli ultimi ad essere rimasti in una Libia che fatichiamo ogni giorno di più a definire come uno Stato. Per un senso di responsabilità o per degli interessi ritenuti più importanti della loro stessa incolumità gli italiani erano diventati una presenza irriducibile, nonché uno degli ultimi contatti accreditati tra questo disgraziato paese e il mondo esterno.

Alla fine hanno dovuto abbandonare anche loro la scena, testimoniando con questa dipartita il fallimento totale della primavera libica e di tutte le belle speranze che l’avevano accompagnata. Ora si evoca persino l’eventualità di un nuovo intervento militare a mandato internazionale, di cui l’Egitto di al-Sisi ha già dato un primo assaggio bombardando le postazioni jihadiste nell’est del paese per vendicare i cristiani copti uccisi dai jihadisti locali. Considerando gli effetti del primo intervento di quattro anni viene da chiedersi se ne valga nuovamente la pena. Continua a leggere Libia – Game over

Je suis Charlie – Medioevo da Terzo Millennio

>>>ANSA/TERRORE A PARIGI, 12 MORTI IN ASSALTO A 'CHARLIE HEBDO'Libertà d’espressione contro il silenzio imposto dal terrorismo, barbarie contro civiltà, cittadini contro immigranti. In questi giorni drammatici in Francia molti hanno interpretato gli eventi opponendo un valore ad un altro, a seconda della propria sensibilità o anche di squallide convenienze politiche.

Quel che preoccupa di più in questa tragedia, non è tanto il pericolo di uno scontro tra un bene e un male, ma lo spettro di un caos che sta prendendo il sopravvento sulla volontà di migliorare i mali della nostra società. Continua a leggere Je suis Charlie – Medioevo da Terzo Millennio

Iran – Corteggiamenti nell’ombra

Rohani Cameron“L’offensiva potrebbe durare anni” è stato il commento del generale americano William Mayville sull’intervento dei volenterosi contro lo Stato Islamico (IS), dove si è assistito all’entrata in azione di peso della Francia. Che proprio ieri ha pagato il suo primo tributo di sangue con la decapitazione in Algeria di Hervé Pierre Gourdel, un turista transalpino catturato in Nord Africa da un gruppo jihadista vicino ai guerriglieri del califfato.

Che la natura delle operazioni convinca o meno – dei raid aerei difficilmente riusciranno a cancellare un’entità molto più strutturata dei terroristi tradizionali – c’è un altro elemento che va sondato, ovvero il coinvolgimento di tutte le potenze regionali nella risoluzione della crisi. E tra questi c’è anche l’Iran con il quale l’Occidente, nonostante l’ostilità di facciata, sta intessendo di nascosto un dialogo sempre più serrato. Continua a leggere Iran – Corteggiamenti nell’ombra

Siria – La diplomazia alla frutta

IMG_0523Dall’annunciata ritirata dall’Iraq alla nuova coalizione dei volenterosi. La parabola mediorientale di Barack Obama somiglia ad un pendolo che dopo essersi allontanato dal ginepraio iracheno si vede costretto a ritornarci e rischia di essere catturato anche da nuovi buchi neri, come quello siriano. Proprio in questa regione il presidente americano ha annunciato ieri un nuovo impegno del suo paese al fine di schiacciare i guerriglieri dell’ISIS, che con il loro califfato e gli orrori pubblicizzati ovunque minacciano gli equilibri locali e anche quelli globali.
Ancora una volta la Casa Bianca ha tenuto a precisare che non si combatterà una nuova guerra – la crisi economica non va tanto d’accordo con gli avventurismi di Bush jr. – e che le operazioni militari faranno uso prevalentemente di raid aerei e obiettivi mirati. Malgrado i recenti successi nel nord dell’Iraq, le probabilità che questa ‘chirurgia militare’ non basti a cancellare del tutto la minaccia jihadista sono alte, senza contare che la timida quanto ambigua posizione Usa potrebbe destabilizzare ulteriormente la stabilità dell’area. Continua a leggere Siria – La diplomazia alla frutta

Nigeria – La catastrofe che non dorme

IMG_0519Oggi in Galles, Regno Unito, i membri della NATO si stanno riunendo per discutere delle strategie da intraprendere in un mondo che il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Anders Fogh Rasmussen ha descritto ‘diverso’ dal passato. Si parlerà in particolare sul futuro ritiro in Afghanistan, che era il tema principale dell’incontro prima che nuove crisi come quella ucraina e del califfato ISIS in Medio Oriente s’imponessero come i dossier più caldi.
C’è però un altro fronte che continua a minacciare gli equilibri internazionali, nonostante sia stato quasi dimenticato dai media, dove c’era stato molto scalpore al riguardo con una popolare campagna sui social media. Stiamo parlando della Nigeria assediata dal gruppo islamico fondamentalista Boko Haram, colpevole oltre che di numerosi atti terroristici del rapimento di centinaia di ragazze nigeriane, per la cui liberazione si erano mobilitate su Twitter personalità come Michelle Obama. Il silenzio significa che è stato tutto risolto? Purtroppo no.

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La Tana torna alla carica

A1Finita la pausa estiva la Tana è di nuovo operativa e pronta più che mai a offrirvi nuovi contenuti e spunti da discutere. Nei prossimi giorni si faranno strada alcune piccole novità che avremo modo di presentare con calma.

Nel frattempo, prima di ricominciare a scrivere i tradizionali pezzi, colgo l’occasione per dedicare qualche riga ad alcuni importanti eventi internazionali che si sono verificati in questi giorni di pausa. Continua a leggere La Tana torna alla carica

Kurdistan, Iraq – La matita fatale

20140630-174020-63620298.jpgPoche ore fa i miliziani dell’ISIS hanno annunciato ufficialmente al mondo con un filmato la nascita del Califfato, togliendo dalla loro denominazione ogni riferimento a concetti come Levante o Iraq. La decisione che caratterizzerà questo nuovo Stato Islamico riveste un significato importante, perché va a cancellare una delle eredità più importanti della prima guerra mondiale, della quale si è da poco celebrato il centenario del suo evento madre, ossia l’attentato di Sarajevo contro l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo.
Questo lascito, di cui parleremo più dettagliatamente tra poco, ha inoltre subito un secondo duro colpo con una presa di posizione d’Israele che, se dovesse essere portata alle sue estreme conseguenze, rivestirebbe un’importanza non meno grave dell’inarrestabile avanzata dei fondamentalisti sunniti in Medio Oriente. Che sia giunto davvero il momento di ripensare questa regione in modo profondamente diverso da come l’abbiamo conosciuta finora? Continua a leggere Kurdistan, Iraq – La matita fatale