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La crisi del liberalismo

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John Locke

Ci ricorderemo a lungo di questo 2016. Un anno segnato non soltanto dalla scomparsa della principessa Leila e di tante altre star da David Bowie a Prince, passando per Umberto Eco e Gene Wilder. È stato soprattutto un anno segnato dalla crisi generica del pensiero liberale come hanno dimostrato il successo della Brexit o l’elezione di Donald Trump. Eventi che sarebbero un ritorno della democrazia per alcuni, ma anche un arretramento della società aperta e globale decantata all’indomani della caduta del Muro di Berlino e dell’Unione Sovietica. Altro che fine della storia. Continua a leggere La crisi del liberalismo

Africa still rising – La promessa africana secondo l’ISPI

ISPI Africa“Nell’ultimo decennio sei delle nazioni che sono cresciute di più al mondo sono africane”. Sentire una cosa del genere può suonare strano a chi è abituato a pensare all’Africa come un luogo senza speranza, dove povertà e violenza sono realtà endemiche da anni.

Eppure molti analisti fino a pochi anni fa erano già usciti da questo drammatico immaginario collettivo, prospettando al continente un futuro pieno di prospettive. L’autorevole settimanale britannico Economist ad esempio nel 2011 fece uscire un suo numero in cui l’Africa volava come un variopinto aquilone verso orizzonti migliori.   Continua a leggere Africa still rising – La promessa africana secondo l’ISPI

Ucraina – Trappola mortale

German Chancellor Merkel, Russia's President Putin and French President Hollande attend a meeting on resolving the Ukraine crisis at the Kremlin in Moscow“In mancanza di un accordo non resta che la guerra”. Le parole del presidente francese François Hollande al margine dei colloqui di Mosca per mettere fine alle violenze dell’Ucraina suonano quasi anacronistiche in un’Europa abituata da oltre mezzo secolo di relativa pace.

Anche volendo essere meno pessimisti l’aria che tira tra i grandi del pianeta resta comunque carica di tensione. Se da questo lato dell’Atlantico si fa di tutto per mantenere i toni al livello più basso possibile, dall’altra parte dell’oceano Obama e i suoi tuonano in modo sempre più forte contro Putin, quasi cercassero ad ogni costo lo scontro aperto. Siamo davvero alla vigilia di una nuova, impensabile grande guerra? Continua a leggere Ucraina – Trappola mortale

Repubblica Centrafricana – Un déjà vu di caschi blu

IMG_0526Nei cinquantaquattro anni che vanno dalla sua indipendenza la Repubblica Centrafricana detiene un triste record: quello delle missioni internazionali di pace. Ce ne sono state circa una dozzina, ma non sono bastate per stabilizzare questo paese che dal colpo di stato dei guerriglieri musulmani Seleka di un anno e mezzo fa versa in una gravissima crisi politica e soprattutto umanitaria.
Dopo l’operazione francese Sangaris e quella africana MISCA è arrivato il turno delle Nazioni Unite – intervenuta già due volte da queste parti negli ultimi vent’anni – che da ieri hanno preso il comando con quasi 8.000 uomini nell’ambito della missione MINUSCA. Riuscirà il Palazzo di vetro a riesumare uno stato che è stato quasi del tutto eclissato dalla ferocia delle violenze interconfessionali? Continua a leggere Repubblica Centrafricana – Un déjà vu di caschi blu

Repubblica Centrafricana – Una pace mutilata

20140725-172446-62686469.jpgDall’incertezza dei negoziati di Gaza a quelli nel cuore dell’Africa. Dopo oltre un anno di guerra civile nella Repubblica Centrafricana è arrivato finalmente un primo accordo per fermare la violenza endemica nel paese. O quasi. Ieri nella capitale del Congo Brazzaville – che prende il nome dall’esploratore italiano Pietro Paolo Savorgnan di Brazzà e ha visto pochi giorni fa la visita dell’attuale premier Renzi – si sono riuniti infatti più di duecento rappresentanti delle opposte fazioni per trovare un punto d’intesa nella guerra che oppone da un lato la maggioranza cristiana e dall’altro i guerriglieri islamisti di Séleka.
Guardando meglio l’accordo emerge tuttavia come esso, a parte l’impegno a deporre le armi per entrambe le fazioni, non entri troppo nel dettaglio su quanto dovrà succedere da qui al prossimo anno, quando ci saranno le elezioni politiche che daranno un nuovo governo legittimo al paese. Basterà questa prima stretta di mano a placare gli animi o i troppi buchi che si lascia dietro sono destinati a cancellare l’accordo come se fosse stato scritto sulla sabbia? Continua a leggere Repubblica Centrafricana – Una pace mutilata