“Anche i vecchi nemici hanno bisogno di trovare pace”. Queste parole sono di Shigeaki Mori, un anziano storico di Hiroshima che ha dedicato trent’anni a cercare informazioni sui prigionieri di guerra americani che come lui si trovavano nella città dove venne sganciata la prima bomba atomica della storia il 6 agosto 1945. Continua a leggere Giappone – Gli spettri di Hiroshima
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Cina – Un incerto braccio di ferro
Dopo una settimana di proteste e scontri violenti tra manifestanti e la polizia (più si dice qualche infiltrato delle triadi e simpatizzanti progovernativi) le piazze e le strade di Hong Kong si apprestano a tornare lentamente alla normalità.
Ho consapevolmente aspettato di trattare l’argomento in parte perché lo avevo già affrontato tempo fa, quando il malcontento era ancora in gestazione, in parte per non farmi coinvolgere dal facile entusiasmo dei media per una rivolta che i più ingenui ottimisti si auguravano potesse arrivare fino a Tian’anmen. O peggio replicare nel Porto Profumato lo stesso massacro del 1989. Continua a leggere Cina – Un incerto braccio di ferro
Terre rare, il nuovo idolo delle grandi potenze
Sono indispensabili per fabbricare la maggior parte delle tecnologie green (pannelli solari, pale eoliche o auto ibride), anche se per trovarle si rischia una catastrofe ambientale. Ma il loro utilizzo spazia in tantissime altre applicazioni, tra cui elettronica, medicina e ovviamente anche militare, che è una delle ragioni principali dell’interesse nei loro confronti.
Stiamo parlando delle terre rare, un insieme di 17 elementi chimici (scandio, ittrio e 15 appartenenti alla serie dei lantanoidi) che a dispetto della scarsa attenzione mediatica nei loro confronti potrebbero diventare un terreno (si perdoni il gioco di parole) di contesa geopolitica del XXI secolo come lo sono oggi petrolio e gas. Continua a leggere Terre rare, il nuovo idolo delle grandi potenze
Cina – Mercanti di tortura e di censura
Bastoni per l’elettroshock, mazze chiodate e manette sono diventate l’ultima moda dell’export made in China. È la denuncia di Amnesty International sul pericoloso traffico di strumenti di tortura che sta interessando sempre più aziende cinesi, che si mettono a pubblicizzare i loro prodotti come se fossero un giocattolo o lo smartphone all’ultimo grido.
Nello stesso tempo l’ONG punta il dito su un verdetto giudiziario che fa il paio con l’argomento, perché si è appena conclusa la triste vicenda del professore uiguro Ilham Tohti. Un esito il suo che risponde purtroppo alle peggiori attese.
Cina – Il governo all’attacco di Boxun
Qualcuno lo definisce un modello per il giornalismo indipendente e chi uno strumento in mano agli americani per scatenare una ‘primavera cinese’. Si chiama Boxun, sito web fondato da Meicun Meng nel 2000 con sede nello Stato americano del Nord Carolina. Con il passare degli anni e di cospicue donazioni di organizzazioni no-profit, il sito viene sempre più consultato come una fonte alternativa sugli eventi politici e sociali in Cina, dove l’informazione sconta ancora numerosi limiti.
Il governo di Beijing (Pechino) ovviamente ha già bandito il sito da qualche anno e ha arrestato diversi suoi collaboratori con l’accusa di agire contro gli interessi del paese. L’ultimo ad essere finito nelle mani delle autorità si firmava come ‘Feixiang’ e la sua storia, iniziata a circolare come succede spesso in Cina parecchi giorni dopo i fatti, ha sollevato un polverone mediatico che arriva a tirare in ballo la stessa credibilità del sito. Continua a leggere Cina – Il governo all’attacco di Boxun
Cina – Wukan, un tormentato esperimento di democrazia
Quando più di due anni fa gli abitanti di Wukan, un villaggio di pescatori del Guandong, si ribellarono contro i funzionari locali del partito comunista, molti credevano che il seguito di questa trama fosse già scritto nel solco della repressione. Troppi gli interessi in gioco per dei politici così assetati di denaro da requisire senza alcuna vergogna la terra ai contadini, per poi rivenderla alle grandi imprese immobiliari del paese nella certezza di farla sempre franca.
Stanca di questo meccanismo perverso e aizzata dalla misteriosa morte in carcere di uno dei loro rappresentante, Xue Jinbo, la gente di Wukan finì col sollevarsi contro i governatori corrotti in una rivolta simile a molte altre schiacciare con la violenza. Eppure, tra lo stupore generale, i rivoltosi riuscirono non solo a cacciarli via, ma addirittura ad eleggere i propri rappresentanti senza che il governo si opponesse più di tanto a questa prova inedita di democrazia. Anche la Cina dunque si stava incamminando verso un sistema liberale?
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Cina – La coppia Xi-Li flette i muscoli
“Dichiareremo guerra all’inquinamento” ha tuonato ieri il premier cinese Li Keqiang in occasione dell’apertura annuale del parlamento cinese, il primo della ‘quinta generazione’ comunista guidata da Li e dal presidente Xi Jinping. L’evento, a cui hanno partecipato oltre 3.000 membri del Partito Comunista Cinese, è stato accompagnato da un atmosfera particolarmente tesa, per via dell’attentato di sabato scorso nella città di Kunming, nella regione sud-occidentale dello Yunnan, dove un uomo ha massacrato a colpi di machete circa trenta persone.
Tra le priorità del nuovo governo, che compie in questi giorni un anno dal suo insediamento (forse incoronazione sarebbe un termine più adeguato al contesto), ci sono sia la lotta all’inquinamento che quella alla corruzione, oltre ad una crescita più sostenibile ed equilibrata che punta a mantenere l’inflazione al 3.5% e la crescita ad un più che rispettabile 7.5%. Ma c’è un altro dato di spesa che ha fatto alzre più di un sopracciglio nella regione: la spesa militare. Continua a leggere Cina – La coppia Xi-Li flette i muscoli
Corea del Nord – Diritti umani, l’ONU condanna Kim Jong-un
“La sofferenza e le lacrime versate dal popolo nordcoreano chiedono di agire”. A dirlo è Michael Kirby, giurista australiano a capo della Commissione d’indagine istituita dal Consiglio per i diritti umani dell’ONU, che dopo un anno di lavoro ha presentato oggi in una conferenza stampa a Ginevra il suo rapporto sulle condizioni di vita della Corea del Nord.
A sorprendere non è tanto il quadro desolante (in parte già noto) descritto da Kirby, ma il tono insolitamente aggressivo per un Palazzo di Vetro che in tante altre vicende, tra cui la recente ritirata di Ban Ki-moon nel caso marò, si contraddistingue invece per la totale impotenza o inerzia. La Commissione infatti non si accontenta di chiedere all’ONU un qualche generico intervento, ma si spinge a condannare apertamente la classe dirigente nordcoreana e il suo leader Kim Jong-un.
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Cina – Pechino e Taiwan tornano a parlarsi
Più di sessant’anni dopo la drammatica separazione della Cina dovuta alla guerra civile, il ministro cinese per gli affari di Taiwan Zhang Zhijun e il suo omologo taiwanese Wang Yu-Chi si sono incontrati a Nanjing in un prima e storica occasione ufficiale. La svolta è veramente importante se pensiamo che fino ad una quindicina di anni fa, i due minacciavano ancora di farsi la guerra. Neanche questa volta Pechino ha comunque rinunciato a dar prova di qualche vecchio vizio.
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Cina – Il campione dei diritti civili Xu Zhiyong condannato a 4 anni di carcere
“Avete spazzato via l’ultima traccia di credibilità per lo stato di diritto” è il primo commento a caldo di Xu Zhiyong alla sua condanna di ieri a quattro anni di carcere con l’accusa di ‘assembramenti illegali e minaccia all’ordine pubblico’.
Ma per molti Xu, fondatore del Movimento dei nuovi cittadini (Xin gongmin yundong), starebbe pagando semplicemente il suo essere critico della situazione dei diritti nel suo paese. Ma a rendere ancora più paradossale la vicenda è l’impegno di Xu nella lotta contro la corruzione e a favore della trasparenza, un tema che a parole starebbe molto a cuore allo stesso governo dal quale è stato arrestato. Continua a leggere Cina – Il campione dei diritti civili Xu Zhiyong condannato a 4 anni di carcere