Tanto è passato da quel primo capitolo, era il 1995 e usciva nelle sale Toy Story.
Oggi 24 anni dopo il suo quarto sequel. In un mondo molto diverso, più grande per certi versi e con problematiche diverse questo Toy Story 4 sembra farci i conti in modo quasi perfetto.
Inclusione, smarrimento, abitudini, paura dei cambiamenti, consapevolezza di diversità insignificanti, uguaglianza: queste le tematiche principali del film, che si pone come obbiettivo quello di approfondire tali tematiche, evolvendo la storia originale in qualcosa di più profondo e aggiornato.
Toy Story 4 racconta l’avventura di Forky, creato dalla piccola Bonnie, e la sua storia si intreccerà con quella di Woody.
Cosa significa essere un giocattolo? Chi sono io? Tante le domande per un personaggio che la piccola creerà con le sue mani e che all’apparenza non riuscirà subito ad integrarsi col resto del gruppo. L’amore, la necessità di essere amati e la responsabilità che questo comporta sono altre colonne portanti della narrazione.
Il bello di questo film, in fondo, è che può essere tranquillamente visto e apprezzato non soltanto dai più piccoli, ma anche da chi nel 1995 era solo un bambino e iniziava ad appassionarsi alle avventure dei giocattori Woody e Buzz Lightyear, trovandoci all’interno ancora qualcosa di molto significativo su cui riflettere.
Diretto da Josh Cooley il film sarà nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 26 giugno.