C’erano una volta gli Avengers.. ecco il primo crossover della Dc Comics. Il 16 novembre è arrivata la Justice League.

Quinto capitolo del DC Extended Universe (DCEU) il film riprende da dove Batman v Superman terminava. La morte di Superman ha scosso il mondo e una grave minaccia (Steppenwolf) sembra essersi risvegliata avvertita la morte del criptoniano. Per Batman non resta che una scelta: radunare un gruppo di persone speciali per difendere la terra.

Un confronto quello con l’universo della Marvel che continua a faticare nel suo decollo ma che possiede probabilmente un potenziale maggiore, questa la sensazione usciti dalla sala cinematografica. Quella che sembra al momento la scelta più discutibile riguarda gli effetti speciali che perdono il confronto (e di molto) con la Industrial Light & Magic della Marvel.  Un uso smodato della computer gradica trascina lo spettatore quasi all’interno di un cartone animato palesemente fittizio e questo è l’elemento che proprio non va.

Ma cosa ci piace di questo universo? Il suo essere più dark, più “disperato” e meno prevedibile. Questo senso di smarrimento sociale che trasuda dalle storie DC Comics ci piace e rende il prodotto sicuramente più verosimile. La linea meno ricca di spunti comici, più seria e volutamente apocalittica ci fanno ben sperare per il futuro.

Scelta apprezzabile quella di Zack Snyder, il regista, che si affida al grandissimo Danny Elfman (storico compositore di Tim Burton) per la colonna sonora. Ottimi i momenti e le atmosfere generate dalla riproposizione di brevi sincroni musicali del Batman versione 1989 di Tim Burton e del primo Superman del 1978.

Insomma un universo di luci e ombre che se leggermente aggiustato nei dettagli potrà imporsi con sorprendente efficacia.