In questi tempi dove ogni scusa è buona per un film su eroi imbattibili e indistruttibili ecco finalmente Deadpool. Umorismo, ironia e una sana dose di testosterone per un antieroe dell’universo degli X-Men.
Il “mercenario chiacchierone” fa il suo secondo esordio al cinema (era già comparso nel pessimo X-Men Origins: Wolverine già ampiamente rinnegato dalla continuity della saga) conquistando tutti. Il film è esilarante, brillante e con un Ryan Reynolds in forma. A metà strada tra parodia e sequel della serie X-Men.
Qualcosa di più originale, di diverso dallo schema solito del film su supereroi, Deadpool incarna i vizi, le insicurezze e l’arroganza molto poco tipiche di un eroe. Questa sua natura interiore è certamente più verosimile rispetto a tanti altri personaggi raccontati nell’universo Marvel: Deadpool è molto vicino al pubblico che riesce più facilmente ad immedesimarsi per questa sua natura umana che incarna tutte le fragilità morali non tipiche di un eroe classico.
Questo tono dissacrante e divertente è predominante nel film. Il regista Tim Miller crea una storia dove buoni e cattivi si mescolano, dove non ci sono regole prestabilite o ipocrisie ideologiche e questo rende la rende totalmente contemporanea e apprezzabile.