“Sei solo una reliquia di una linea temporale cancellata” Genisys.
Beh, forse sarebbe stato meglio cercare di ristabilirla.
Questo è quello che molti degli spettatori devono aver pensato dopo la fine del nuovo capitolo (il quinto) della saga di Terminator.
Terminator Genisys a noi proprio non ha entusiasmato. Seppur senza alcun pregiudizio verso forme contorte di reset o reboot la pellicola è troppo distante dalle atmosfere Cameroniane per poter essere considerata una prodotto riuscito e di qualità. Ed è infatti nel tono che il film ha deluso di più.
Inferiore a Salvation, che almeno aveva avuto il coraggio di svilupparsi nel futuro, in piena guerra uomo-macchina, mettendo da parte la leggendaria figura di Arnold Schwarzenegger, Genisys si pone sullo steso livello del terzo capitolo assumendo toni “leggeri”, surreali e poco drammatici: la fine del mondo è solo la sbiadita cornice dell’azione. C’è il tempo per ironizzare, scherzare e fare battute (le uniche efficaci ovviamente di Arnold Schwarzenegger: “Sono vecchio, non obsoleto“).
Lo spirito iniziale della saga, la drammatizzazione senza speranza, il contrasto tra umanità e non umanità non vengono minimamente percepite in questo episodio. Le macchine del film, fin troppo umane, parlanti e sentimentali, sembrano parodie di se stesse: ridateci James Cameron insomma.
Alan Taylor non è riuscito a ricostruire veramente Terminator, nemmeno nell’unica sequenza in cui gli ha reso omaggio: seppur ripetuta inquadratura per inquadratura la sequenza dell’arrivo del T-800 non riesce veramente ad emozionare, palesando tutta la sua evidente artificiosità.
A non funzionare è anche l’idea reset: nemmeno qui troviamo spunti particolarmente riusciti e lo scopo di questa trama contorta sembra chiaro: eliminare dalla storia la figura di John Connor, di sua madre e di Kyle. La trasformazione di Connor in un Terminator si dirige proprio in questa direzione, ma sarà possibile proseguire la storia senza i personaggi principali?
Se come sembra James Cameron tornerà in possesso dei diritti nel 2019 speriamo che si adoperi a girare il suo (vero) terzo capitolo, dando a Terminator una conclusione più degna.