Mai disturbare i defunti. A volte sono loro che hanno bisogno di noi.
Diretto da Leigh Whannell la pellicola rappresenta il prequel della serie Insidious ed è uscito nelle sale lo scorso 3 giugno.
La storia è ambientata qualche tempo prima degli avvenimenti del primo capitolo: Quinn Brenner, una giovane ragazza che sogna di fare l’attrice, si rivolge ad Elise Rainier, una sensitiva molto potente, per cercare di contattare sua madre scomparsa mesi prima. Dopo alcuni momenti di titubanza la medium acconsente ma ciò che evocheranno sarà una forza maligna e solitaria che renderà un inferno la vita della giovane Quinn.
Potente nella ricostruzione dell’Altrove ma carente nelle scelte creative. Insidious 3 a volte finisce per assomigliare troppo a film come Poltergeist e L’Esorcista. Interessante e a tratti ben fatta è questa ricostruzione dell’oscurità con dei momenti di grande intensità. Il mondo nero popolato da anime suicide è certamente un punto di forza.
Per un film con queste premesse è normale aspettarsi di più ed è dunque la delusione a fare da padrone. Costruire una trama più originale non avrebbe guastato.