Non entrate nella città dei morti.
Un viaggio oscuro ed estremo nei cunicoli più oscuri di Parigi alla ricerca della verità sulla vita e sulla morte. Necropolis – La città dei morti, diretto John Erick Dowdle, è un’esperienza in stile found footage riuscita ed efficace. Dall’11 settembre al cinema.
Una squadra di esploratori scende nelle misteriose catacombe di Parigi alla ricerca della misteriosa pietra filosofale e del segreto di Nicolas Flamel, noto alchimista vissuto a cavallo tra trecento e quattrocento. Si imbatteranno in qualcosa sospeso ai confini di due mondi trasformandosi in un percorso claustrofobico per la sopravvivenza.
Il bene e il male, le anime salvate e quelle perdute in un incantevole gioco di immagini, percorsi e dimensioni il tutto riflesso in uno specchio oscuro e sotterraneo. Incantevole la sequenza degli ambienti riflessi e capovolti, ottima la metafora del bene e del male interconnessi e collegati da una porta con scritto: “Lasciate ogni speranza o voi che entrate“.
Una viaggio coinvolgente con una serie limitata di ottimi effetti speciali. Questa precedenza data alla sostanza della storia rende il film di ottima qualità e anche lo stile found footage (detto anche film di recupero, riassemblato parzialmente o interamente da un metraggio preesistente) funziona e da una precisa idea della drammaticità dei fatti accaduti nella necropoli.
Solo l’uomo penitente potrà passare, solo un’anima pura, senza peccato e purificata dal pentimento potrà uscire dall’inferno.